Presentazione squadre 2019, Team Sunweb
Il Team Sunweb si presenta in questa stagione con uno degli organici più completi del circuito World Tour. La formazione neerlandese ha ormai da tempo modificato il proprio assetto dedicato soltanto ai velocisti, dimostrando di poter essere competitiva su più fronti. Dotata di ottimi corridori per i Grand Tour e per le classiche più impegnative, negli ultimi anni è migliorata anche nelle classiche sul pavé, con qualche nome interessante per le corse da un giorno. Il progetto può ora contare su protagonisti praticamente in ogni terreno, pur con degli evidenti punti di forza e con l’organico sempre più incentrato verso i grandi giri.
Gli uomini più attesi
Il corridore più rappresentativo rimane Tom Dumoulin. Il neerlandese ha deciso di riprovare l’assalto al Giro d’Italia, dopo il secondo posto nel 2018, e di decidere soltanto in un momento successivo se prendere parte al Tour de France. Il 28enne di Maastricht rimane uno degli uomini da battere sia a cronometro sia in salita, caratteristiche che lo rendono uno dei top mondiali nelle corse a tappe. Nelle classiche più impegnative ha mostrato qualche miglioramento, non ancora sufficiente per puntare alla vittoria ma in grado di permettergli di puntare a un piazzamento su più percorsi. La squadra girerà ancora intorno in lui, nelle corse a cui prenderà parte.
Un altro grande del circuito è Michael Matthews, che si è riscattato da un 2018 abbastanza deludente vincendo le due corse canadesi di settembre. L’australiano vuole tornare a essere protagonista anche al Tour de France, dopo l’exploit del 2017, e magari riuscire a concretizzare i tanti piazzamenti ottenuti finora sulle Ardenne, senza mai trovare lo spunto giusto. Difficile trovargli una definizione corretta: si difende nelle classiche sul pavé e collinari, potendo contare su uno spunto che gli permette di piazzarsi bene anche nelle volate secche.
Per le corse a tappe, ma anche per le Ardenne e il Lombardia, la squadra può contare anche sui neerlandesi Wilco Kelderman e Sam Oomen. Il primo è un corridore poco continuo e parecchio sfortunato, con numerosi infortuni che ne hanno condizionato la carriera. Il quarto posto alla Vuelta a España 2017 testimonia che quando la condizione c’è e la sfortuna non si mette in mezzo può essere un protagonista assoluto. Il classe ’95, tra i maggiori talenti del team, ha già ottenuto una top ten al Giro d’Italia 2018 e ha tutte le carte in regola per migliorare in questa stagione, con la sua costante crescita. Il treno in salita può inoltre contare su Louis Vervaeke e Nicholas Roche, entrambi corridori d’esperienza. Insieme a loro l’americano Chad Haga e il tedesco Johannes Fröhlinger, che possono rendersi molto utili su brevi asperità.
Per le classiche sul pavé attenzione anche a Søren Kragh Andersen, che ha dimostrato di poter essere un ottimo outsider. In volata Matthews non è l’unica opzione, con Nikias Arndt e soprattutto Maximilian Walscheid che in più di un’occasione hanno saputo sfruttare le occasioni concesse dal team. Nelle classiche collinari invece attenzione al nuovo arrivato Jan Bakelants, grande esperto su questi terreni e dotato di uno spunto difficile da imitare.
Le giovani promesse
Tra i giovani da prendere in considerazione, oltre al già citato Oomen, spicca il nome di Robert Power, arrivato dalla Mitchelton-Scott e pronto a essere protagonista nelle classiche di primavera. Alla sua seconda stagione da professionista, anche Christopher Hamilton può sperare in un grande salto di qualità, lui che ha già fatto intravedere il proprio talento da neopro. Si è un po’ perso per strada Lennard Kämna, giovane tedesco con l’ambizione di diventare tra i migliori al mondo nelle cronometro.
Tra i neoprofessionisti, tanti nomi potranno provare a mettersi in mostra in futuro, anche se forse aspettarsi grandi risultati in questa stagione sarebbe prematuro. Lo svizzero Mark Hirschi, a soli 20 anni, è uno dei maggiori prospetti per le corse a tappe, e potrà crescere molto nei prossimi anni. Attenzione anche al velocista Max Kanter, in mostra tra gli under 23 e al Tour de l’Avenir, e a Casper Philipsen, un altro dei nomi segnati sul taccuino di chi segue le corse riservate ai giovani.
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